Difficilmente la
sola mappatura delle zone a rischio portera' a risultati "veramente"
concreti. Bisogna cercare di andare oltre il semplice rogo di
pneumatici e spazzatura ad opera di ignoti e spesso rom.
vi siete mai
chiesti da dove vengono le gomme che bruciano?Vi siete mai chiesti
se anche noi siamo responsabili di questo? Avete mai chiesto al
vostro gommista di fiducia, che magari frequentate da decenni ed e'
anche vostro amico: Che fine fanno le gomme usate che ritiri?
Di regola
sull'acquisto delle gomme nuove dovrebbe esserci fatturato (ahahaha
,ma perchè i gommisti in zona fanno anche le fatture?) un contributo
di 1,5 o 2 euro per ogni gomma ritirata ,come spesa per lo
smaltimento (è scritto anche sui siti dei centri commerciali che
vendono anche gomme ed indicano le spese accessorie sul montaggio
gratuito dei pneumatici presso le officine convenzionate).
Bisognerebbe
iniziare a mappare anche i gommisti che si disfano delle gomme
tramite i rom, e ne ho visti tanti caricare le gomme in macchina di
prima mattina.
Chiedere sempre le
fatture.Teoricamente per 100 gomme vendute il gommista dovrebbe
avere almeno 90/92 gomme ritirate destinate allo smaltimento,non ci
vorrebbe molto per controllare qualcuno che vuole far credere che
2+2=2.
Le mie prossime
gomme saranno delle Marangoni ricostruite,dopo uno studio veloce
fatto in rete, ho letto che i pneumatici ricostruiti vengono
sottoposti a test di qualità sia prima che dopo la lavorazione ( non
tutti i pneumatici sono buoni per la ricostruzione),e il risultato
finale è un pneumatico che offre le stesse caratteristiche
qualitative di un pneumatico normale,con una durata del battistrada
(forse la mescola è + morbida) un terzo + corta a fronte di un
prezzo medio della metà di un pneumatico tradizionale.
Cerchiamo di
cambiare le cose anche con le nostre azioni, tanto si è capito che
le amministrazioni hanno solo l'interesse di fare soldi con la
spazzatura, e quindi se sparisse dalle strade addio ad operazioni di
bonifica ed appalti milionari!!!!!
Ciao
|